Riferendosi all’attuale scenario internazionale e alle sfide che lo accompagnano, il Presidente ha riaffermato l’importanza di evitare divisioni ideologiche, etniche e nazionalistiche anacronistiche. Ha citato l’invasione russa dell’Ucraina come un esempio drammatico di conflitto che minaccia la pace in Europa. Mattarella ha espresso la speranza di preservare la pace in Europa e ha evidenziato come la cultura e la civiltà europea siano state costruite su basi di pace e cooperazione tra i popoli.
Un punto centrale del suo discorso è stata la necessità di affrontare le sfide legate all’immigrazione. Il Presidente ha sottolineato che le politiche migratorie devono essere basate sulla solidarietà umana e sulla regolarità degli ingressi. Ha evidenziato che i fenomeni migratori sono movimenti globali che non possono essere fermati da muri o barriere fisiche.
Ha sottolineato l’importanza dell’impegno dell’Unione Europea nella gestione dei flussi migratori e nel sostegno ai paesi di origine. Mattarella ha sottolineato che solo ingressi regolari, gestiti in modo sostenibile e in numero adeguato, possono porre fine al tragico traffico di esseri umani e alla situazione di precarietà vissuta da molti migranti.
Il Presidente ha anche posto l’accento sull’importanza di non abbandonare le comunità dell’Emilia Romagna, che stanno cercando di riprendersi dalle difficoltà che hanno affrontato, e ha espresso la necessità di fornire loro adeguato supporto per favorire la ripartenza.
Un momento significativo del discorso è stata la citazione delle parole di Dossetti sulla funzione delle Costituzioni nei momenti di confusione. Mattarella ha sottolineato che proprio in queste fasi, le Costituzioni diventano punti di riferimento essenziali per la società, offrendo chiarezza e direzione.
In conclusione, il discorso del Presidente Mattarella al Meeting di Rimini ha posto l’accento sulla pace, sull’importanza di superare divisioni e ostacoli attraverso la solidarietà umana e sulla necessità di affrontare le sfide dell’immigrazione in modo responsabile e umano.
Ha sottolineato l’importanza della cultura della pace nell’edificazione dell’Europa e ha lanciato un monito affinché l’Emilia Romagna non venga lasciata sola nella sua ripresa. Un intervento articolato e significativo che riflette il pensiero e l’impegno del Presidente della Repubblica.