Sono i primi esiti delle indagini sulla statua che si trova nella cittadina sulle sponde del lago di Bracciano, meta da mesi di pellegrinaggi ininterrotti
Madonna di Trevignano, lacrime “compatibili con il sangue di maiale”: la vicenda della statua che piange sangue continua a suscitare l’interesse di molti fedeli che giungono da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Si tratta di una statua della Vergine Maria, situata nella cittadina di Trevignano Romano, sulle sponde del lago di Bracciano, che avrebbe iniziato a piangere sangue durante presunte apparizioni alla signora Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia.
I primi esiti delle indagini sulla statua della Madonna di Trevignano sono stati resi noti nel 2016, quando a Gisella Cardia ea suo marito è stato chiesto di fornire il loro DNA per poter effettuare delle analisi sul sangue presente sulla statuetta della Vergine. I risultati delle analisi sono stati depositati presso la Curia, ma non sono mai stati resi pubblici.
Nonostante ciò, il fenomeno delle lacrime “compatibili con il sangue di maiale” ha attirato l’attenzione di migliaia di fedeli che continuano a raggiungere il luogo delle presunte apparizioni. La comunità locale, tuttavia, sembra non apprezzare il clamore che si è creato intorno a questa vicenda.
Al tempo il vescovo della Diocesi di Civita Castellana era Romano Rossi, che poi ha passato il testimone all’attuale vescovo Marco Salvi. Quest’ultimo ha annunciato l’apertura di una commissione diocesana per indagare sul fenomeno delle lacrime della Madonna di Trevignano.