È morta l’attrice Piper Laurie, tre volte nominata all’Oscar: una carriera dallo “Spaccone” a “Twin Peaks”
L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua portavoce Marion Rosenberg a Variety e The Hollywood Reporter.
Nel mondo del cinema, c’è stato un triste addio a una delle attrici più iconiche degli ultimi decenni, Piper Laurie.
Questa leggendaria attrice statunitense, tre volte nominata all’Oscar, è deceduta nella sua casa di Los Angeles il 14 ottobre all’età di 91 anni. La notizia della sua morte è stata confermata dalla sua portavoce, Marion Rosenberg, tramite Variety e The Hollywood Reporter.
Piper Laurie, il cui vero nome era Rosetta Jacobs, è nata a Detroit il 22 gennaio 1932. Ha iniziato la sua carriera cinematografica con un ruolo accanto a Ronald Reagan nella commedia “Amo Luisa Disperatamente” (1950), diretta da Alexander Hall. Ma è stato il suo ruolo successivo che l’ha portata all’attenzione del pubblico e della critica. Ha recitato al fianco del leggendario Paul Newman nel film “Lo Spaccone” (1961), diretto da Robert Rossen. Questo ruolo le ha valso la sua prima candidatura all’Oscar nella categoria “Miglior Attrice Protagonista”.
La sua carriera ha continuato a brillare con la sua seconda candidatura all’Oscar per la sua interpretazione nel celebre thriller “Carrie – Lo Sguardo di Satana” (1976), diretto da Brian De Palma. In questo film, ha interpretato il ruolo di Margaret White, una madre fanatica religiosa di Carrie, interpretata da Sissy Spacek. La sua performance sensibile e spaventosa ha catturato l’attenzione di tutti.
La terza e ultima nomination all’Oscar è arrivata con il film “Figli di un Dio Minore” (1986), diretto da Randa Haines, dove ha interpretato il ruolo della madre di Marlee Matlin. Durante la sua carriera, ha recitato accanto ad alcune delle icone di Hollywood, tra cui il giovane Mel Gibson in “Tim – Un Uomo da Odiare” (1979), diretto da Michael Pate. Altri film degni di nota includono “I Soldi degli Altri” (1991) di Norman Jewison, “Il Mistero di Storyville” (1992) di Mark Frost e “Trauma” (1993) di Dario Argento.