La Spagnola sembrava passata nell’estate di 102 anni fa, ma in autunno tornò più mortale di prima.
E fu allora che provocò decine di milioni di vittime in un mondo che allora contava 2 miliardi di abitanti.
Ranieri Guerra, vicedirettore delle iniziative strategiche dell’Organizzazione mondiale della salute, ha voluto confrontare la pandemia del Covid-19 a quella che colpì un’umanità indebolita dalla prima guerra mondiale, un secolo fa.
L’andamento dell’epidemia di oggi “è previsto e prevedibile – ha detto durante un’intervista televisiva.
La Spagnola ebbe un’evoluzione dello stesso tipo: andò giù in estate per riprendersi ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata. è quello che dobbiamo evitare”.
L’allarme giunge mentre in molti dei paesi in cui si erano allentate le misure restrittive si sta verificando un nuovo aumento dei contagi.
E il totale mondiale dei decessi ha superato quota 490 mila, mentre i casi ufficialmente registrati a livello globale è di 9,644 milioni.
È polemica fra l’organizzazione e la Svezia, che ritiene di non rientrare fra i paesi a rischio di una ripresa del virus: