• Gio. Dic 26th, 2024

Doodles news

Sito web del gruppo LIFELIVE E.S.P.J

L’addio di fan e amici a Toto Cutugno

La voce del popolo, che ha cantato con amore “L’Italiano”, ha dimostrato il legame indissolubile tra Toto Cutugno e il tessuto della società italiana. Don Gianluigi Panzeri, il parroco della basilica Santi Nereo e Achilleo di Milano, ha condiviso parole di conforto e gratitudine per la vita e il contributo di Cutugno. “Toto ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo. La sua presenza è stata significativa e ha condiviso la bellezza delle sue composizioni e delle scelte coraggiose, non sempre capite da tutti”, ha affermato durante l’omelia. Ha ricordato il legame speciale del cantante con la parrocchia, citando momenti in cui Cutugno aveva suonato l’organo alla fine degli anni Settanta e sottolineando la sua natura gentile e accogliente.

Don Gianluigi Panzeri ha condiviso un ricordo personale dell’incontro annuale presso la chiesa di Sant’Ambrogio per la benedizione delle case. Ha raccontato come Totò Cutugno accogliesse tutti con umiltà, nonostante la sua fama di “personaggio” di spicco nel mondo della musica, vincitore di Sanremo e autore di successi straordinari. L’immagine dipinta è quella di un uomo che, entrando nel regno celeste, si unisce al coro angelico cantando “Lasciatemi cantare con la chitarra in mano”. Mentre la cerimonia si concludeva, le note di “Gli amori” hanno accompagnato il feretro di Cutugno verso l’uscita dalla basilica. Nel cielo azzurro, palloncini decorati con note musicali sono stati rilasciati in un tributo visivo e sonoro all’artista amato.

Gianni Morandi e Pupo, amici di lunga data di Toto Cutugno, hanno condiviso ricordi e riflessioni sull’uomo che avevano conosciuto. Morandi ha espresso il suo profondo rispetto per Cutugno, definendolo un interprete e un autore straordinario. Ha riconosciuto la bellezza di brani come “L’Italiano”, che ha conquistato i cuori non solo in Italia ma in tutto il mondo. Morandi ha sottolineato che Cutugno non ha solo scritto canzoni memorabili, ma ha anche contribuito con la sua penna a molte altre esibizioni di artisti internazionali. La competizione e l’amicizia tra Morandi, Pupo e Cutugno risalgono al 1980, quando si sfidarono a Sanremo. In quell’edizione, Cutugno vinse con “Solo noi”, portando al pubblico l’emozione e la grandezza della sua musica.

Mentre i fan e gli amici si riunivano per onorare la memoria di Toto Cutugno, l’assenza di alcune celebrità ha fatto riflettere. Pupo ha notato scherzosamente che “alcuni vip mancavano”, ma lui e Morandi rappresentavano un tributo sincero all’artista scomparso. La domanda se Toto Cutugno sia stato sottovalutato in quanto artista in Italia ha suscitato diverse risposte. Pupo ha affermato che questo era il caso, mentre Morandi ha sfatato questa idea, sottolineando che Cutugno era un talento di livello paragonabile a qualsiasi altro artista, un interprete che ha toccato i cuori delle persone non solo in Italia ma anche all’estero.

Pupo ha condiviso un pensiero personale su una canzone che avrebbe voluto “rubare” a Cutugno, “Gli Amori”, sottolineando ancora una volta la forza delle sue composizioni. Con un tocco di leggerezza, Pupo si è rivolto a Morandi chiedendogli quale canzone avrebbe scelto per il proprio funerale, una riflessione dolce e malinconica sul passare del tempo.

In conclusione, l’addio a Toto Cutugno è stato un momento di intenso attacco emotivo, in cui fan, amici e colleghi si sono uniti per celebrare la vita e la carriera di un artista straordinario. La sua musica ha lasciato un segno profondo nel cuore delle persone, e le sue composizioni continueranno a risuonare nelle menti e nei cuori di chi lo ha amato e ammirato. Toto Cutugno, insieme a Gianni Morandi e Pupo, rimarrà un’icona indelebile nella storia della musica italiana.