Su questo punto è intervenuto Antonio Caprarica, noto giornalista ed esperto della famiglia reale, smentendo categoricamente tale supposizione. Durante una recente apparizione a Pomeriggio 5 con Myrta Merlino, Caprarica ha ribadito che la figura nel video è effettivamente Kate Middleton.
Caprarica ha fatto luce sulla misteriosa malattia di Kate e sul controverso video, portando alla luce le analisi condotte dai media britannici.
Sky Television, in particolare, ha affidato il video agli esperti per un’accurata analisi. Questo perché, secondo Caprarica, persino le fonti ufficiali della famiglia reale non vengono più considerate affidabili.
"Secondo gli esperti il video è autentico, quella nel filmato è Kate"
Antonio Caprarica a #Pomeriggio5 sul video che immortala Kate fare la spesa con William pic.twitter.com/T6xMvTBmRf
— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) March 19, 2024
Dopo un attento esame, Sky ha confermato che il video è autentico e che la donna nel filmato è indubbiamente Kate Middleton. Tuttavia, è evidente che la principessa appare visibilmente dimagrita e trascurata, segni che suggeriscono uno stato di salute compromesso.
Riguardo alla malattia di Kate, Caprarica ha suggerito che si tratti di un disturbo intestinale serio, forse tanto da richiedere l’uso di un sacchetto.
Tuttavia, ha sottolineato che l’utilizzo del sacchetto potrebbe non essere permanente e che la situazione potrebbe evolvere nel tempo. La mancanza di trasparenza e di comunicazione da parte della famiglia reale riguardo alle condizioni di salute di Kate ha alimentato speculazioni e critiche, con alcuni che hanno addirittura accusato l’apparato burocratico della famiglia reale di essere incompetente.
Caprarica ha criticato aspramente il segretario privato del Re, definendolo incapace e suggerendo che la famiglia reale abbia perso il controllo sulla narrazione.
La diffusione del video ha scatenato una serie di reazioni e supposizioni riguardo allo stato di salute di Kate Middleton.
Alcuni media britannici hanno commissionato analisi approfondite per confermare l’autenticità del filmato, evidenziando il crescente scetticismo nei confronti delle informazioni ufficiali fornite dalla famiglia reale.
Secondo Caprarica, la decisione di mantenere segrete le condizioni di salute di Kate ha contribuito a alimentare le speculazioni e a generare critiche nei confronti della gestione della situazione da parte della royal family.
La malattia di Kate è diventata oggetto di dibattito pubblico, con molte persone che cercano di speculare sulle sue cause e sulle implicazioni per il suo futuro.
Caprarica ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della comunicazione aperta per dissipare dubbi e preoccupazioni riguardo alla salute della principessa. Tuttavia, ha evidenziato il fallimento della famiglia reale nel gestire efficacemente questa situazione, accusandola di perdere il controllo della narrazione e di essere diventata vittima delle proprie politiche di segretezza.
Il video di Kate e William fuori dal negozio di alimentari a Windsor ha sollevato domande e preoccupazioni riguardo alla salute della principessa e alla trasparenza della famiglia reale britannica.
Mentre alcuni sostengono che la donna nel video possa essere una sosia, Caprarica ha confutato questa ipotesi, confermando che si tratta effettivamente di Kate Middleton. Tuttavia, ha sottolineato che la sua evidente magrezza e trascuratezza potrebbero indicare problemi di salute seri.
La mancanza di comunicazione da parte della famiglia reale riguardo alle condizioni di Kate ha alimentato polemiche e critiche, mettendo in discussione la competenza e la gestione dell’apparato burocratico della monarchia britannica.
In questo contesto, Caprarica ha evidenziato l’importanza della trasparenza e della comunicazione aperta per dissipare dubbi e preoccupazioni riguardo alla salute della principessa.
Tuttavia, ha anche condannato la famiglia reale per la sua gestione fallimentare della situazione, suggerendo che abbia perso il controllo della narrazione e che sia diventata vittima delle sue politiche di segretezza.
