L’ordinanza sindacale prevede, su richiesta dell’azienda sanitaria, che rimangano chiusi tutti i negozi ad eccezione di quelli che vengono beni di prima necessità.
Serrate anche le scuole e il cimitero e sospesi tutti gli eventi pubblici e le manifestazioni nonché il mercato settimanale e le attività sportive e dei centri anziani.
Il provvedimento, valido fino al 23 ottobre 2020, dispone inoltre limiti agli spostamenti dei cittadini che possono però recarsi nei paesi vicini per gli acquisti.
A tal proposito Giovanni di Giorgio, presidente dell’associazione commercianti di Arzano, ha chiesto o una riapertura con regole ferree che possano servire realmente ad arginare il contagio oppure un lockdown vero che fermi anche la libertà di circolazione.
“Quella attuale è una via di mezzo che penalizza soltanto i commercianti“, ha spiegato