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I nuovi contagi spaventano tutti: ora 5 Regioni rischiano il lockdown

I rischi sarebbero, oltre che sanitari, economici”, ha dichiarato il ministro dell’Interno.

Ecco gli scenari

Si è arrivati pure alla possibilità di chiusure circoscritte ma prima vi sono delle ipotesi meno rigide rispetto al lockdown, come limitare il numero di presenti alle feste e ai ricevimenti e obbligare lo smart-working.

Poi altri scenari, che il presidente del Consiglio vorrebbe assolutamente evitare, riguardano il divieto di asporto di alcolici dopo le ore 22.00 e la chiusura anticipata dei locali.

All’interno del governo c’è chi spinge per adottare da subito una linea dura, limitando ad esempio le presenze nei ristoranti e abbassando la capienza dei mezzi pubblici al 50%, visto che – come riporta La Stampa – un esponente giallorosso fa notare: “All’80% sono pieni e nessuno controlla”.

Senza dimenticare che Francesco Boccia, ministro degli Affari Regionali, non ha escluso limitazioni di spostamento tra le Regioni: “Non si può escludere nulla in questo momento.

La situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è una spia che si accende bisogna intervenire”.

Il report settimanale diramato dal dicastero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità ha rivelato che “per la prima volta si segnalano elementi di criticità significativa relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese”; dunque il notevole carico dei servizi territoriali “va monitorato per i suoi potenziali riflessi sui servizi assistenziali”.

C’è soprattutto una realtà di fatto che preoccupa: la fotografia della situazione si riferisce alla settimana dal 28 settembre al 4 ottobre, ovvero prima dell’esplosione dei contagi di questi giorni.

Sotto osservazione l’indice di contagiosità delle Regioni: ben 4 territori hanno Rt sopra la soglia di 1,25. Una condizione che, accompagnata ad altri indicatori, significa terzo dei quattro livelli di pericolo.

L’allarme arancione è già scattato in Sicilia (1,34), Piemonte (1,33), Campania (1,31) e Basilicata (1,33).

Ma con i numeri di ieri (983 nuovi contagi) rischia anche la Lombardia.

Intanto il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato di essere pronto a un lockdown campano qualora non si dovesse avere un giusto equilibrio tra nuovi contagi e persone dichiarate guarite: “Se dovessimo avere mille contagi e 200 guariti è lockdown, per essere chiari”.

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