Tra le ferite identificate, alcune alla testa sembrano essere il risultato di una violenta caduta, probabilmente avvenuta quando Giulia cercava disperatamente di sfuggire all’auto di Turetta nell’area industriale di Fossò.
Attualmente, l’autopsia è ancora in corso presso l’obitorio della Medicina Legale di Padova. Iniziata alle 9 del mattino, l’operazione ha già superato le 7 ore senza che si possano fare previsioni certe sul suo completamento.
Questa fase dell’indagine non si limita solo a stabilire l’ora e la causa del decesso, inizialmente attribuita a uno ‘shock emorragico’, ma comprende anche approfondite ricerche su eventuali tracce di violenza sessuale e indagini genetico-forensi per verificare la presenza di altre persone sul luogo del crimine oltre all’indagato.
La prolungata durata delle operazioni autoptiche avrà inevitabili ripercussioni sulla definizione dei dati dei funerali di Giulia, un dettaglio atteso con ansia e dolore dalla comunità e dai familiari della vittima. La continua attesa per la conclusione di queste indagini e la necessità di ottenere una comprensione completa degli eventi rendono questo periodo ancora più difficile per coloro che hanno perso una persona cara in circostanze così tragiche.
La comunità è sconvolta dalla brutalità di questo crimine, e la speranza è che la giustizia possa essere fatta per Giulia Cecchettin. Nel frattempo, il dolore e la tristezza avvolgono coloro che l’amavano, mentre la ricerca della verità prosegue senza sosta.