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Gemellini uccisi dal padre: mamma Daniela parla in una delicata intervista

Il ricordo di Elena e Diego

Mamma Daniela poi si è soffermata sul ricordo dei suoi bambini: “Dove arrivavano portavano allegria e vita” racconta.

Elena, coccolona e portatrice di equilibrio, dolce, energica, aveva una forza interiore che le permetteva di superare le tensioni e le difficoltà.

Diego invece, Daniela Fumagalli lo ricorda come un giovanotto curioso, pieno di domande ma con le doti da leader sempre pronto a prodigarsi per gli altri.

Entrambi rispettosi e ligi alle regole.

“Mi mancano tantissimo. Tutto mi parla di loro” dice ancora “Mi si dice che loro sono con me spiritualmente.

Ma non mi basta. Mi mancano i loro abbracci, le loro voci, le loro domande.

Quel mercoledì prima che partissero, stavamo tutti e tre abbracciati sul letto di Elena.

Non li ho più visti, vivi. Non li vedrò mai più”.

Un futuro cancellato per odio

Tutto ruota intorno all’odio: “Erano persone, con un futuro davanti e un presente da vivere.

Tutto cancellato. Per odio”. Elena e Diego a 12 anni avevano già iniziato a sviluppare una personalità indipendente, forti:

“Erano persone, non erano oggetti nella disponibilità di altri”.

Ora Daniela Fumagalli è sola, schiacciata dal peso di un dolore immenso, incontenibile, al quale cerca di reagire: “La vita va affrontata, sempre”.

Combatte con il sorriso, la dolcezza anche quando la sera gli spettri si fanno più forti.

“Bisogna cercare il buono nelle persone, non farsi spaventare dai loro problemi, dai loro egoismi”.

E in merito all’odio con la quale è stata ferita, risponde: “Non so cosa voglia dire questa parola.

Come si può odiare un essere umano? Ho dentro tanta rabbia, tanta tristezza, tanto rammarico.

E poi su chi potrei riversare l’odio? Su qualcuno che non c’è più, che aveva una personalità deviata, che mi ha odiato profondamente?

Sarebbe giusto ripagare con la stessa moneta?”

Un percorso difficile, una lotta per la sua vita, per ritrovare l’equilibrio dove non c’è più

“Io non lo so dove va chi scompare, ma so dove resta”.