• Dom. Apr 28th, 2024

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Epidemia di solitudine infantile: genitori troppo impegnati, bambini troppo annoiati.

La nostra società attuale ha un deficit di approccio umano, paradossalmente in tempi in cui siamo più connessi e informati. L’invasione della tecnologia nelle nostre vite ci ha allontanato dalla parola, dall’approccio, dalla comunicazione più elementare.

Quando i nostri figli ci chiamano, dobbiamo guardarli negli occhi, parlare faccia a faccia, interagire. Sono azioni basilari, che devono essere avviate dal primo giorno di vita, poiché non farlo può avere gravi conseguenze emotive e comportamentali nei nostri figli.

I bambini si sentono soli

Dobbiamo andare a lavorare per portare a casa il pane. Il tempo arriva sempre meno, e nel mezzo del lavoro, delle nostre attività e dei nostri figli, si perde quel meraviglioso spazio di connessione che ci dà la possibilità di conoscerci più profondamente.

Non ho sempre voglia di buttarmi nella sabbia per costruire castelli, né mi piace preparare piccoli pasti a base di erba e acqua. Tanto meno sono un ingegnere Lego o un costumista di Barbie. Ma io sono una mamma, e anche se molte volte non mi sento così, i miei figli apprezzano il momento in cui lascio il cellulare o le mie faccende quotidiane e mi dedico al compito di giocare, libero, liberatorio e arricchente.

Non lo sanno, né lo sanno consapevolmente, ma i bambini di oggi si sentono soli. Gli adulti non sono sempre lì ad accompagnarli, tanti si rivolgono a ciò a cui sono più abituati: la loro babysitter virtuale.

“Vanno da soli, incollati alla televisione o ad Internet, attraversati da temi per adulti, se non c’è nessuno che li controlli o li filtri; sono iper informati, ma non hanno modo di elaborare tutto ciò che viene dall’esterno ”

Bilancia i tempi

L’esperto consiglia che per fermare questa epidemia di solitudine infantile, iniziamo bilanciando i tempi fuori con quelli dentro. Cioè, non significa necessariamente passare più tempo a casa, ma significa essere quando dovremmo essere. E cioè, metti giù il cellulare e leggi loro una favola della buonanotte, fai uno spettacolo di marionette, anche se è improvvisato, e rendi quel tempo che siamo a casa il più produttivo possibile.

Dobbiamo tutti lavorare e dobbiamo assumerci delle responsabilità. Siamo stanchi, stanchi e non c’è molto spazio per l’energia per giocare con i nostri bambini. Ma ne vale la pena, perché vedremo la retribuzione nella sua crescita. Giocare, essere presenti, guardarsi negli occhi, parlare e offrire altre opzioni oltre al cellulare darà ai nostri figli gli strumenti per affrontare la vita reale.

Non affoghiamo nella corrente che ci trasporta. Aiutiamo i nostri figli a sviluppare le loro capacità. Forniamo supporto e contenimento, motiviamoli ad andare a giocare, fare sport e leggere. Ma non dimenticare che sono il riflesso di ciò che facciamo; prenditi cura delle tue azioni per prenderti cura dei tuoi figli. Il tuo amore per loro ne vale la pena.

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