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Ecco cosa è stato trovato nel sangue dei pazienti morti nella Rsa di Ascoli

L’infermiere arrestato è accusato di omicidio aggravato, continuato e tentato omicidio aggravato.

L’uomo lavorava in una residenza per anziani autosufficienti e per i quali era necessaria un’assistenza sanitaria

È accusato di omicidio aggravato, continuato e tentato omicidio aggravato W.L.

Infermiere di 57 anni, arrestato questa mattina dai Carabinieri, che hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip di Ascoli Piceno.

L’uomo lavorava in una residenza per anziani autosufficienti e per i quali era necessaria un’assistenza sanitaria.

Secondo quanto si è appreso finora da fonti investigative, sarebbe responsabile di 8 omicidi e di averne tentati altri 4, somministrando agli ospiti farmaci con dosaggi tossici o letali.

In particolare, nel sangue di alcuni dei pazienti morti sarebbero state rilevate concentrazioni elevate di un farmaco neurolettico, la promazina, rispetto a quelle che erano le prescrizioni mediche.

Inoltre, dall’esame autoptico di due salme, una delle quali riesumata, è emerso che un paziente era deceduto sempre per una somministrazione di promazina in dosi letali e l’altro, un anziano che non soffriva di diabete, per la somministrazione di insulina.

L’indagine, di spiccato livello tecnico-scientifico si è sviluppata, oltre che con attività tecniche.

Con attente analisi di decine di cartelle cliniche acquisite per numerosi pazienti della Rsa di Offida e con l’ascolto di un numero “molto rilevante” di persone informate sui fatti, tra i quali medici, infermieri ed operatori socio-sanitari.

La procura di Ascoli Piceno, che ha guidato le indagini, ha potuto così acquisire gravi indizi di responsabilità sul conto dell’infermiere di Grottammare, che questa mattina è stato arrestato:

sarebbe stato lui, tra gennaio 2017 e febbraio 2019, a causare il decesso di 8 anziani e di aver tentato di fare lo stesso con altri 4.

Per il sindaco di Offida, Luigi Massa, l’esito dell’inchiesta è “sconvolgente”.

“Se la persona individuata ha delle responsabilità – ha aggiunto – è bene che ne risponda.

Ma sulla qualità della residenza della nostra città e sul personale medico e paramedico che vi opera non ho proprio alcun dubbio”.

Fonte AGI