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È morto E. Ferrero

Ferrero ha condiviso la sua conoscenza e passione per la letteratura con il pubblico anche attraverso le sue opere di saggistica e memorie. “I migliori anni della nostra vita” (2005) e “Rhêmes o della felicità” (2008) sono due libri che raccontano la sua esperienza presso la casa editrice Einaudi e la sua relazione con il grande poeta e intellettuale Pier Paolo Pasolini.

“Album di famiglia” (2022) è una raccolta di ritratti di editori, scrittori, scienziati e artisti che hanno contribuito a definire il panorama culturale italiano nel corso del Novecento. Questo libro offre uno sguardo intimo sulla vita quotidiana di queste figure di spicco, e rivela il suo impegno nella celebrazione della cultura e della storia italiana.

Ernesto Ferrero non ha trascurato il pubblico più giovane, scrivendo anche per i bambini. Il suo libro “L’ottavo nano” (1973) è stato pubblicato da Einaudi e ha catturato l’immaginazione di giovani lettori. Ha anche scritto “Il giovane Napoleone” (2006, 2020) e ha raccontato la storia de “Il Piccolo Principe” (2021), dando una prospettiva unica su questo classico della letteratura.

Nel corso della sua carriera, Ernesto Ferrero si è cimentato anche come traduttore, affrontando opere complesse come “Viaggio al termine della notte” e “Casse-pipe” di Louis-Ferdinand Céline, “Bouvard e Pécuchet” di Gustave Flaubert e “Il condottiero”. “di Georges Perec.

La sua influenza nel mondo della letteratura e della cultura è stata riconosciuta con numerose onorificenze e premi. È stato presidente onorario del Centro Internazionale di studi Primo Levi di Torino, presidente delle giurie dei premi letterari Gregor von Rezzori di Firenze, Elba Brignetti, Giuseppe Berto ed Emanuele Casalini. Inoltre, è stato membro del comitato direttivo del prestigioso Premio Strega.

Nel 2012, il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, gli ha conferito l’onorificenza di commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana, in riconoscimento dei suoi eccezionali contributi alla cultura e alla letteratura.

Nel settembre 2018, la giuria del Premio Giuseppe Dessì gli ha assegnato il Premio Speciale alla carriera. Questo premio è stato un tributo al valore della sua intelligenza, competenza, creatività e leggerezza che hanno guidato la sua vita. La giuria ha sottolineato l’eleganza, l’acutezza e l’ironia che hanno contraddistinto la sua scrittura, facendolo diventare un modello di civiltà e cultura.

La scomparsa di Ernesto Ferrero rappresenta una perdita irreparabile per il mondo della letteratura e della cultura italiana. La sua eredità continuerà a ispirare generazioni di lettori e appassionati di letteratura, e il suo contributo alla promozione della cultura rimarrà incancellabile nella memoria collettiva. Ernesto Ferrero, il signore dei libri, rimarrà sempre vivo attraverso le sue opere e il suo straordinario lascito culturale.