(di Gabriele G.) Secondo quanto previsto dal Dpcm del 2 marzo, sono acconsentiti gli spostamenti dall’Italia all’estero per motivi di turismo.
Tuttavia, la penisola italiana passerà le feste di Pasqua in zona rossa e, pertanto, non saranno possibili gli spostamenti da regione a regione.
In altre parole, è possibile viaggiare all’estero per turismo e raggiungere l’aeroporto anche qualora quest’ultimo si dovesse trovare in una regione arancione o rossa.
Questo paradosso ha scatenato la rabbia di numerosi albergatori italiani e, a proposito di ciò, è arrivata puntuale la reazione dell’organizzazione Federalberghi: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra.
Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”. Ma quali sono i paesi esteri accessibili? E quali sono le regole da rispettare per poter rientrare in Italia? Ecco qui le risposte.
I PAESI DELL’UE A CUI È POSSIBILE ACCEDERE
Qui di seguito, ecco l’elenco in ordine alfabetico dei paesi appartenenti all’UE a cui è possibile accedere secondo quanto riportato dal Dpcm del 2 marzo: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
LE REGOLE DA RISPETTARE
Innanzitutto, è doveroso precisare che i paesi di destinazione precedentemente elencati potrebbero disporre restrizioni all’ingresso, pertanto è raccomandabile consultare la scheda relativa alla nazione di interesse disposta dal servizio Viaggiare Sicuri della Farnesina.