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Da oggi l’Italia divisa tra zona rossa e arancione. Cosa si può fare e cosa no

Da oggi l’Italia divisa tra zona rossa e arancione

Da oggi i nuovi colori delle regioni e le nuove restrizioni in vista di Pasqua: Sardegna a parte, tutta Italia è zona rossa o arancione.

Il Governo ha pubblicato sul sito le faq con le regole da rispettare nelle varie regioni tra spostamenti, seconde case, negozi, sport. Migliaia di studenti tornano in Dad da oggi.

Incendiato portone dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma, Speranza: “Inaccettabili atti intimidatori”. Nell’ultimo bollettino 21.315 contagi su 273.966 tamponi e 264 morti per Covid, terapie intensive oltre quota tremila.

Continua la campagna di vaccinazione dopo che il Commissario straordinario Figliuolo ha presentato il nuovo piano che ha come scopo somministrare 500 mila dosi al giorno su base nazionale: “Momento di svolta, basta buttare dosi”.

Sono oltre 6,7 milioni le dosi di vaccino anti-Covid somministrate finora in Italia. Aifa ha rassicurato su Astrazeneca: “Non c’è nessuna relazione diretta e nessun rischio” per il vaccino. Stop intanto a un lotto in Piemonte dopo la morte di un docente. Sospensioni e verifiche anche in Irlanda. Ema: “Via libera al vaccino russo Sputnik potrebbe arrivare a maggio”. Nel mondo 119.874.650 contagi e 2.653.644 morti.

Ecco cosa si può fare e cosa no:

Regioni rosse – Nelle Regioni rosse:

– Non si può uscire dalla propria abitazione se non per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Per gli spostamenti è necessaria l’autocertificazione.

– Sono, inoltre, vietate le visite a parenti e amici: non si possono raggiungere abitazioni private, nemmeno una volta al giorno, se non per recarsi da persone non autosufficienti che hanno bisogno di aiuto o assistenza.

– Il divieto di visita cade dal 3 al 5 aprile: a Pasqua sarà possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno e in massimo due persone.

– Si può sempre fare rientro presso la propria residenza o domicilio.

– Si può fare rientro nelle seconde case di proprietà o in affitto lungo da prima del 15 gennaio. Alcune regioni (come la Lombardia) lo hanno però vietato.

– Bar e ristoranti sono chiusi (ma sì a asporto e consegna a domicilio) così come parrucchieri, barbieri e centri estetici e i negozi, ad eccezione di ipermercati, supermercati, discount, edicole, tabaccai, librerie, farmacie e parafarmacie, negozi di computer, elettronica, elettrodomestici, ferramenta, pompe di benzina, negozi di biancheria e di giocattoli, vivai.

– Chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, anche quelle dell’infanzia. Le lezioni sono in Dad, tranne per i ragazzi con disabilità.

– E’ possibile fare attività motoria, quindi una passeggiata, in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo della mascherina. Mentre l’attività sportiva è consentita all’interno del proprio comune, ma sempre da soli e all’aperto mantenendo una distanza di due metri dalle altre persone.