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Covid-19, contagi zero? In Lombardia e Marche non prima di fine giugno

ma approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo.

Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Pertanto, eventuali misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività.

Della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili.

Infine, si sottolinea che la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi.

È infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati.

L’EPIDEMIA SI STA RIDUCENDO CON ESTREMA LENTEZZA

Secondo le proiezioni dell’Osservatorio a uscire per prima dal contagio da Covid-19 sarebbero la Basilicata e l’Umbria, le quali il 17 aprile contavano rispettivamente solo 1 e 8 nuovi casi;

le ultime sarebbero le Regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima.

In Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio, non è lecito attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno.

Nelle Marche non prima del 27 giugno.

Infatti, per entrambe le Regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento.

La Provincia di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio.

Nonostante il numero di contagi osservati complessivamente è basso in valore assoluto (29 casi il 18 aprile), tuttavia il trend dei nuovi casi sta scendendo con particolare lentezza.

Nella Regione Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio, nel Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare ad avvenire tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.

Le proiezioni effettuate evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza.

Pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla così detta “fase 2” dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione.

Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia” e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati.

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