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Cosa cambia con la proroga dello stato d’emergenza

Scuola, collegamenti, smart working: che cosa comporta la proroga dello stato d’emergenza

Il premier Conte alla Camera sull’emergenza Covid-19

Tra gli effetti anche la conferma dell’anticipo delle pensioni per consentire l’accesso contingentato e scaglionato negli uffici postali e il potenziamento delle strutture ospedaliere

Dopo il passaggio parlamentare con l’approvazione della risoluzione di maggioranza, il Governo si prepara a varare oggi in Consiglio dei ministrri la proroga oltre il 31 luglio dello stato d’emergenza del rischio sanitario connesso all’infezione da coronavirus dichiarato lo scorso 31 gennaio: la nuova scadenza sarà il 15 ottobre.

Quali sono gli effetti di questa estensione?

Eccone alcuni: dalla prosecuzione dello smart working al pagamento anticipato delle pensioni per garantire l’accesso scaglionato negli uffici postali, passando per la possiibilità di bloccare i collegamenti con i Paesi a rischio per la pandemia da Covid-19.

E alle misure straordinarie per la scuola che serviranno a garantire la partenza del nuovo anno scolastico.

È stato lo stesso Giuseppe Conte a illustrare le conseguenze che rendono necessaria la prosecuzione dello stato d’emergenza.

Nel suo intervento nell’aula del Senato il premier ha parlato di 38 ordinanze («di cui quattro al vaglio della Ragioneria») che, se non fosse confermata l’emergenza, «cesserebbero di avere effetto» insieme ai «conseguenti provvedimenti attuativi».

La proroga garantisce, invece, il mantenimento delle ordinanze emanate dalla Protezione civile e il potere di coordinamento affidato al capo della struttura Borrelli.

Ma anche la conferma dei poteri straordinari assegnati ai cosiddetti soggetti attuatori, presidenti delle Regioni compresi.

Smart working esteso

Con il Dpcm del 25 febbraio è stato consentito di adottare lo smart working senza necessità degli accordi individuali previsti dalla legge (81/2017) nelle sei regioni più colpite dal Covid-19.

Il Dpcm del 1° marzo ha consentito di adottare la modalità semplificata a tutto il territorio nazionale fino al 31 luglio.