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Coronavirus nuovo decreto: ecco le nuove regole dal 14 luglio

Il divieto di assembramento sarà al centro del nuovo decreto del Presidente del Consiglio, così come le multe per chi viola le regole.

Lo scopo, anche in questo caso, è quello di evitare l’insorgenza di nuovi focolai e la diffusione dei contagi da Covid-19.

Per gli stessi motivi continueranno anche i controlli sui luoghi della movida, spesso sulle prime pagine dei giornali, e sulle spiagge dove gli stabilimenti dovranno rispettare, tra le altre cose, l’obbligo di distanziare ombrelloni e sdraio.

DISCOTECHE

Il Governo vorrebbe estendere il divieto di ballare in luoghi chiusi almeno fino alla fine di luglio.

Continueranno a lavorare invece le discoteche all’aperto. Dovrebbe essere questo l’orientamento nazionale, ma a livello locale le Regioni avranno la facoltà (e l’eventuale responsabilità) di far aprire anche le discoteche al chiuso.

VOLI

Il Governo intende prorogare il divieto di ingresso in Italia ai cittadini provenienti da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana.

Il divieto si estenderà anche a chi ha fatto scalo in un altro Paese prima di raggiungere l’Italia.

Gli Italiani provenienti da uno di questi Stati, potranno rientrare, ma saranno soggetti all’obbligo di quarantena.

Potranno invece fare ingresso in Italia i cittadini provenienti dagli Stati Uniti, dove i contagi sono nuovamente fuori controllo, ma anche per loro è previsto l’obbligo di restare in quarantena per 14 giorni.

LO STATO D’EMERGENZA

Il Governo sembra intenzionato a prorogare lo stato di emergenza, che scadrà il 31 luglio, fino alla fine dell’anno.

La decisione dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana, attraverso un’apposita delibera.

La misura però, dopo le polemiche degli ultimi giorni, arriverà solo in seguito a un passaggio parlamentare, ha assicurato il Premier placando le intemperanze delle opposizioni.

Sarà lo stesso presidente del Consiglio a riferire alle Camere sulle intenzioni dell’Esecutivo.

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