Coronavirus Italia: rischio di rapido peggioramento
Il rapporto settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute:
«14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere partita in ambito scolastico»
«Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati.
E dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico».
A scriverlo, nel report settimanale sulla situazione della pandemia di Covid in Italia, sono il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità.
Il report è riferito alla settimana 21-27 settembre (i dati del bollettino di oggi, venerdì 2 ottobre, sono qui).
« Sebbene non siano ancora presenti segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno».
L’indice Rt in Italia, oggi
Secondo il report, l’Rt in Italia è al di sopra del livello «di guardia» di 1, benché leggermente — 1,01.
L’indice Rt — che serve a calcolare il numero di persone contagiate, in media, da ogni persona contagiata, come spiegato qui — è però calcolato sui casi sintomatici:
il che significa che sottorappresenta il rischio, essendoci moltissimi asintomatici in grado, potenzialmente, di espandere il contagio.
I nuovi focolai, anche nelle scuole
il virus Sars-CoV-2 circola oggi in tutto il Paese: i casi sono in aumento per la nona settimana consecutiva, e l’età mediana dei casi continua a salire (42 anni contro i 41della settimana precedente) – il che significa che ci sono sempre più persone anziane, e potenzialmente a rischio, tra i contagiati.
I focolai attivi (l’individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati) sono 3.266, di cui 909 nuovi.
« Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata», si legge nel report.
«Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole».
L’indice Rt nelle varie Regioni
Ecco l’indice Rt registrato nelle varie Regioni, e l’incidenza per 100mila abitanti.
Sicilia: Rt 1,19, incidenza 138,45 per 100.000
Umbria: Rt 1,07, incidenza 269,12 per 100.000
Sardegna: Rt 0,86, incidenza 211,96 per 100.000
Valle d’Aosta: Rt 0,97, incidenza 1035,05 per 100.000
Toscana: Rt 0,96, incidenza 385,77 per 100.000
Piemonte: Rt 1,22, incidenza 813,47 per 100.000
Bolzano: Rt 1,12, incidenza 657,98 per 100.000
Trento: Rt 1,06, incidenza 1094,82 per 100.000
Puglia: Rt 1,02, incidenza 191,78 per 100.000
Lombardia: Rt 0,86, incidenza 1053 per 100.000
Marche: Rt 0,99, incidenza 521,6 per 100.000
Molise: Rt 0,7, incidenza 213,06 per 100.000
Lazio: Rt 1,09, incidenza 275,58 per 100.000
Liguria: Rt 1,16, incidenza 857 per 100.000
Emilia-Romagna: Rt 0,8, incidenza 786,03 per 100.000
Friuli-Venezia Giulia: Rt 1, incidenza 382,79 per 100.000
Calabria: Rt 1,06, incidenza 100,38 per 100.000
Campania: 1,19, Rt 196,86 per 100.000
Basilicata: Rt 0,7, incidenza 127,84 per 100.000
Abruzzo: Rt 1,17, incidenza 335,59 per 100.000
Veneto: Rt 1,1, incidenza 556,51 per 100.000.