Alcuni hanno definito Ciao Darwin un programma vintage, mentre altri lo hanno lodato come un esempio di televisione senza il politically correct.
La capacità oratoria di Bonolis e la sua capacità di gestire situazioni complesse e controversie sono state apprezzate, specialmente in un’epoca in cui l’uso delle parole e dei corpi è diventato sempre più complicato.
Bonolis ha sempre mantenuto un doppio registro, divertente e scherzoso da un lato, e dotto e profondo dall’altro. Questa versatilità lo ha reso un conduttore molto apprezzato e ha contribuito al successo di Ciao Darwin.
In una recente intervista, Bonolis ha dichiarato che sebbene il programma abbia ottenuto buoni ascolti, sarebbe necessario riscrivere il format in maniera differente per renderlo più adatto all’attuale panorama televisivo.
Il futuro del conduttore è incerto, ma si sa che il suo contratto con Mediaset sta per scadere. Le opzioni includono la conferma a Mediaset, un ritorno clamoroso alla Rai, o addirittura un passaggio al Nove.
Una possibile destinazione potrebbe essere la direzione artistica e la conduzione del Festival di Sanremo, sebbene Bonolis abbia smentito di essere stato contattato per questa posizione.
Bonolis ha sempre dimostrato di essere un conduttore che non si limita a essere autoreferenziale, ma che si impegna a cercare nuove idee e a restare presente senza banalizzarsi.
La sua esperienza di ventisei anni a Ciao Darwin e il suo approccio alla televisione sono un esempio prezioso per chiunque lavori nel settore.