Nessun pressing sulla Ferragni, nessun veleno. Tutto, insomma, secondo lo stile un po’ mellifluo della casa.
“Come stai?”, è la prima domanda. “Un periodo tosto, questi ultimi 2 mesi e mezzo sono stati difficili”, risponde la Ferragni mostrandosi subito emozionata e commossa per l’entusiasmo del pubblico.
“Dobbiamo anche cominciare a relativizzare, diamo la giusta importanza”, prosegue Fazio riferendosi agli interventi precedenti di Gino Cecchettin, papà di Giulia uccisa a novembre dal fidanzato Filippo Turetta e ancora una volta commovente, e di Massimo Giannini su Gaza.
“Sono stata al centro di una ondata di odio”, si lamenta Chiara, con Fazio che prova a fare il cane da guardia dell’informazione:
“Pensavo tu fossi preparata a pensare che le cose potessero andare…”, “Niente ti prepara alla violenza”. “Giochiamo a carte scoperte, quando ci siamo sentiti giorni scorsi per confermare la tua intervista ti ho detto: tu sei come Oppenheimer, lui ha inventato la bomba atomica e tu ti sei costruita la tua carriera, non puoi non sapere cosa ti aspettava”.
“Lo sai, ma quando lo provi sulla tua pelle è molto diverso. A volte ti senti invincibile ma quando vieni criticata anche aspramente è difficile”. “Io ho detto: magari ci ripensa. Invece è un bel gesto da parte tua”, “Per me è molto importante esserci”, e il proseguio dell’intervista rende più chiaro questo concetto.
Sul pandoro-gate, la Ferragni tiene la barra dritta sulla sua versione difensiva: errori commessi “in totale buonafede” e “cattiva comunicazione”, con Fazio che di fronte alle flebili scuse di Chiara si limita ad aggiungere, accorato: “Questo ti fa onore”.