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“Chi l’ha visto?”, non ci sono buone notizie sulla donna scomparsa

 

Il caso è stato al centro dell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?” ma resta tuttora irrisolto. Massimiliano ha parlato anche del profondo dolore della loro figlia di nove anni, che ancora non sa cosa sia successo alla madre.

Le circostanze della scomparsa di Mara Favro

Mara Favro è scomparsa nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024. La donna, che lavorava in una pizzeria a Chiomonte, era stata accompagnata dal pizzaiolo fino a una birreria di Susa al termine del suo turno. Successivamente, Mara si è resa conto di aver dimenticato le chiavi di casa e ha deciso di tornare alla pizzeria per recuperarle. Per fare ciò, ha fatto l’autostop a un camion con targa polacca. Arrivata alla pizzeria, Mara è sparita senza lasciare traccia e non è mai tornata a casa.

La famiglia di Mara Favro esclude l’allontanamento volontario

La famiglia di Mara Favro non crede nella possibilità che la donna si sia allontanata volontariamente. A tre mesi dalla sua scomparsa, la Procura di Torino ha aperto un’indagine per omicidio e occultamento di cadavere, seguendo la denuncia del fratello di Mara. Durante la trasmissione “Pomeriggio Cinque”, Massimiliano ha dichiarato: “Noi abbiamo perso la speranza. Ci sono tantissime incongruenze, è passato tantissimo tempo da quel giorno. Io e i miei parenti non abbiamo più speranza di ritrovarla in vita. Ci sono troppe cose da capire e da definire”. L’uomo ha anche aggiunto che Mara, se avesse deciso di allontanarsi, avrebbe sicuramente avvertito qualcuno, dato che “nostra figlia era al centro del suo universo”.

L’appello disperato di Massimiliano

Le parole di Massimiliano hanno toccato profondamente il pubblico. “Voglio fare un appello a tutte le persone che gravitano intorno a chi sa cosa è successo, lo dico anche per mia figlia di nove anni. Mi rivolgo a chi vive quotidianamente a queste persone, in particolare alle donne, alle mamme, alle sorelle. Sono tre mesi che non riesco a sostenere lo sguardo di mia figlia perché non so mai cosa dire riguardo quello che è successo. Se sapete qualcosa, a ritrovare il suo corpo e a portare un po’ di pace, parlate. Vorrei che mia figlia potesse portare un fiore sui resti di sua madre”.

La continua ricerca di Mara Favro

La sparizione di Mara Favro ha sconvolto la comunità di Susa e delle aree circostanti. Le ricerche sono state intense e costanti, coinvolgendo forze dell’ordine, volontari e la famiglia stessa. Tuttavia, ogni sforzo finora non ha portato a risultati concreti. La mancanza di indizi chiari rende il caso particolarmente difficile da risolvere, aumentando l’angoscia di chi la conosceva e la amava.

Il mistero della notte tra il 7 e l’8 marzo

La notte in cui Mara è scomparsa resta avvolta nel mistero. Le testimonianze del pizzaiolo e di altre persone presenti in quei luoghi non hanno chiarito cosa sia realmente accaduto. Il camion polacco, che l’ha riportata alla pizzeria, è stato rintracciato, ma il conducente ha affermato di non sapere nulla di utile. Questo ha aggiunto un ulteriore strato di complessità al caso.

La comunità si stringe attorno alla famiglia Favro

La comunità di Susa si è stretta attorno alla famiglia Favro in questi mesi di angoscia. Le veglie di preghiera e le manifestazioni di solidarietà sono state numerose, dimostrando l’affetto e il supporto verso una famiglia colpita da un dramma così profondo. Ogni nuovo sviluppo del caso è seguito con apprensione, nella speranza che possa emergere qualche dettaglio che aiuti a risolvere il mistero.

Indagini in corso e speranze infrante

L’indagine della Procura di Torino continua, con la speranza di trovare nuove piste che possano portare alla verità. Ogni giorno che passa senza notizie di Mara aumenta la preoccupazione e la disperazione di chi la conosceva. Le incongruenze nelle testimonianze e la mancanza di prove concrete rendono il lavoro degli investigatori estremamente complesso. La famiglia, nonostante il dolore, continua a lottare per ottenere giustizia e verità.

Un appello alla solidarietà

Massimiliano, nella sua intervista, ha fatto un appello alla solidarietà umana. Ha chiesto a chiunque abbia anche il minimo indizio di farsi avanti, non solo per il bene di Mara, ma anche per la figlia che merita di sapere cosa è successo alla madre. La speranza è che, con l’aiuto della comunità e degli spettatori, si possa fare un passo avanti significativo nella risoluzione di questo caso doloroso.