Il padre di Tommaso sembra anche stupirsi della connessione tra suo figlio e Alessandro Apache. Quando gli viene chiesto se era a conoscenza dell’amicizia tra i due giovani, risponde di aver sentito nominare Alessandro come un altro giovane coinvolto nella scena musicale di Londra. Ipotizza che i due potrebbero essersi incontrati in qualche occasione e forse essersi recati a dormire insieme da Alessandro, ma ribadisce che è solo un’ipotesi e che non conosce i dettagli delle loro interazioni.
Tommaso è sempre stato un ragazzo talentuoso e responsabile, secondo suo padre. Fin da giovane, ha dimostrato una passione per la musica e il DJing, e Londra è stata la sua scelta naturale per costruire la sua carriera musicale. Massimo ricorda con orgoglio come suo figlio sia sempre stato circondato da bellissime ragazze, eppure è sempre stato rispettoso e gentile con tutti. L’idea che possa essere coinvolto in un caso di violenza sessuale sembra inimmaginabile per lui.
Nell’intervista, Massimo Gilardoni riflette sulla situazione attuale delle denunce riguardanti comportamenti sessuali e sul delicato equilibrio tra presunzione di innocenza e protezione delle vittime. Riconosce la necessità di indagare a fondo su queste accuse per garantire giustizia, ma allo stesso tempo esprime preoccupazione per il rischio di denunce false che possono rovinare vite innocenti.
Mentre la vicenda continua a svilupparsi, Massimo è determinato a sostenere suo figlio durante questo periodo difficile. Con la fiducia che Tommaso sia un ragazzo perbene e che la verità alla fine venga a galla, spera che giustizia sia fatta per tutte le persone coinvolte. Il padre di Tommaso si augura che questa storia possa essere chiarita in modo tempestivo ed equo, in modo che suo figlio possa continuare a perseguire la sua passione per la musica senza la macchia di false accuse.