Il ristorante di Joe Bastianich a Los Angeles è stato dato alle fiamme durante le proteste in seguito alla morte di George Floyd.
L’afroamericano deceduto dopo essere stato soffocato da un agente di polizia a Minneapolis.
A raccontarlo è stato l’imprenditore al Corriere della Sera che spiega:
“Sono entrati e hanno distrutto tutto: hanno rubato il vino e gli incassi, hanno spaccato il vetro a mazzate e gettato benzina per bruciare gli interni.
Un vero disastro”.
Il ristoratore ha spiegato di non essere contrario alle manifestazioni.
Si è detto dispiaciuto del fatto che “una minoranza di persone sfrutti questo momento a proprio vantaggio per andare a spaccare o a rubare.
Distolgono, tra l’altro, l’attenzione dal messaggio”.
Joe Bastianich ha detto che se l’incendio al suo ristorante è il prezzo da pagare per avere giustizia è disposto ad accettare anche quanto accaduto:
“Siamo tutti indignati, questo Paese non può avere un futuro se non risolve questa ferita razziale.
Quindi, da cittadino, dico: se il costo per dare giustizia a Floyd è un ristorante bruciato, ok lo sopporto.
L’importante in questo momento è non stare in silenzio, perché stare in silenzio significa essere complici di una situazione insopportabile”.