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Beirut in rivolta: assaltata la sede del Ministero degli Esteri

Beirut, la folla occupa i palazzi del potere e brucia i ritratti del presidente: “Il ministero degli Esteri sarà la sede della rivoluzione”

La capitale ferita scende in piazza contro il governo libanese: migliaia in strada.

Centinaia i feriti, morto un poliziotto.

Un manichino che raffigura Nasrallah, leader di Hezbollah, è stato appeso a un finto patibolo.

Assaltati anche i ministeri dell’Economia e dell’Ambiente. In marcia verso quello dell’Interno

Sullo stesso temaBeirut, il sabato della collera: lancio di sassi e lacrimogeni tra manifestanti e poliziaArrestato direttore del porto.

Scontri nella notte vicino al Parlamento

Migliaia di cittadini libanesi sono scesi in strada oggi a Beirut per protestare e commemorare le vittime delle esplosioni che hanno colpito la zona del porto della capitale martedì scorso.

Il “Sabato della rabbia” si è subito trasformato in un sabato di guerriglia urbana:

migliaia di manifestanti hanno preso il controllo del centro della città e hanno occupato diversi palazzi del potere, a partire dal ministero degli Esteri e hanno dato alle fiamme auto ed edifici.

Il primo bilancio degli scontri è pesante: un morto (un agente) e 172 feriti, di cui una sessantina ricoverati.

L’assalto ai palazzi del potereOltre alla sede della diplomazia, trasformata nel “quartier generale della rivolta”, sono stati presi d’assalto anche i ministeri dell’Economia e dell’Ambiente così come la sede dell’associazione delle banche.

Non ce l’hanno fatta invece a raggiungere il Parlamento protetto da un cordone di sicurezza di polizia ed esercito.

La polizia in assetto antisommossa ha sparato i lacrimogeni contro quanti lanciavano oggetti e tentavano di superare le barriere per avvicinarsi all’edificio.

I dimostranti sono stati respinti dall’area del Parlamento ma hanno fatto irruzione nella sede del ministero degli Esteri dove hanno rimosso e bruciato le foto del presidente della Repubblica Michel Aoun, ripresi dalla tv libanese al Jadid.

La rabbia della piazza non ha risparmiato nessuno.

“Siete tutti assassini”, hanno ripetuto i cittadini, che si sono presentati con i manichini dei principali “imputati” per la tragedia nel porto e per il fallimento di Stato:

il presidente Michel Aoun, il premier Hassan Diab e il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah considerato un discendente del profeta Maometto: “Tutti da impiccare”.

In centinaia hanno scandito “Hezbollah terrorista” scatenando l’ira dei militanti islamisti che hanno tentato di sfondare il cordone della polizia e attaccare i ribelli senza riuscirci.

In fiamme un palazzo davanti al ParlamentoI manifestanti di Beirut hanno dato alle fiamme un edificio davanti al Parlamento.

Lo rende noto Al Arabiya.

Mentre la rabbia cresce, una delle principali emittenti del paese, Lbc, ha annunciato che non trasmetterà più alcun discorso politico o dichiarazione del leader sulla promessa di un’indagine.

Il boicottaggio senza precedenti ha significato l’assenza totale venerdì su Lbc dei discorsi del presidente Michel Aoun, né del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Interrotto internet.

Slogan contro Hezbollah, i seguaci di Nasrallah cercano di assaltare piazza dei Martiri

Seguaci di Hezbollah sono scesi in strada nel centro di Beirut, dal vicino quartiere di Zoqaq al Blatt, per protestare contro i manifestanti anti-governativi che hanno esposto manichini del leader del movimento sciita.

L’esercito libanese si è frapposto e per ora ha respinto l’assalto dei seguaci di Hezbollah sul Ring, la sopraelevata che si affaccia su Piazza dei Martiri.

Qui, le forze dell’ordine si stanno scontrando con manifestanti antigovernativi, sparando pallottole di gomma e gas lacrimogeni.

Una delle barriere erette per difendere il Parlamento

Diab chiede “elezioni anticipate”Il premier libanese, Hassan Diab,chiederà al Parlamento elezioni anticipate.

“Resterò al governo per due mesi in attesa dell’accordo politico”, ha dichiarato il premier in un discorso tv.

Eliseo, “La Francia ritiene che l’esplosione sia stata un’incidente”La Francia pensa che ci siano elementi sufficienti per ritenere che l’esplosione di Beirut sia stata un incidente”.

Lo ha reso noto una fonte ufficiale dell’Eliseo, come riporta il Daily Star.I dispersiSono 60 le persone che risultano disperse.

Lo ha dichiarato il ministro della Sanità libanese Hamad Hasan citato dal sito del Daily Star.#locatevictimsbeirut è l’account Instagram creato due gorni fa per aiutare a ritrovare le persone scomparse.

Fonte La Repubblica