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Barbara d’Urso perde la causa

L’influencer “coatto di periferia” l’aveva chiamata “imbecille”, ma per il giudice è “frutto della libera manifestazione del pensiero” e non mette in discussione l’onore della conduttrice televisiva.

Barbara d’Urso perde la causa sugli insulti da Er Faina. Per il gip è “di cattivo gusto, ma in linea col personaggio”


La decisione del giudice ha scatenato diverse reazioni e ha sollevato interrogativi sul confine tra libertà di espressione e diffamazione nel contesto dell’uso dei social media.

Il caso ha avuto origine da un video postato da Er Faina sul suo account Instagram, in cui l’influencer si rivolgeva in modo sprezzante a Barbara D’Urso, definendola “imbecille”. Il video è diventato virale, attirando l’attenzione dei media e dei fan della conduttrice televisiva. D’Urso ha deciso di sporgere denuncia contro Er Faina, sostenendo di essere stata diffamata e insultata.

Tuttavia, il giudice ha ritenuto che l’espressione utilizzata da Er Faina fosse parte della sua personale manifestazione del pensiero e non rappresentasse una diffamazione diretta all’onore di Barbara D’Urso. Il gip ha sottolineato che, nonostante il tono aggressivo e il contenuto offensivo del video, l’influencer si è limitato a esprimere un’opinione soggettiva nei confronti della conduttrice televisiva.

La decisione del giudice ha sollevato una serie di interrogativi sul confine tra libertà di espressione e diffamazione nel contesto dei social media. Molti sostengono che i social media abbiano amplificato la possibilità di esprimere opinioni offensive e diffamatorie, mettendo a rischio la reputazione e l’onore delle persone coinvolte.