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AstraZeneca sospeso, Speranza: “Casi trombosi in giovani in Germania”

Tuttavia, “la situazione attuale non è paragonabile a quella del 2020. Allora non avevamo a disposizione la larghissima parte di strumenti che abbiamo oggi, a cominciare dalla capacità di testing, ma soprattutto i vaccini che sono il vero fatto nuovo. Ne abbiamo quattro a disposizione e molte dosi sono in arrivo: oggi possiamo avere una ragionata fiducia”, ha ribadito Speranza.

STOP ASTRAZENECA

Speranza ricostruisce quindi gli eventi che hanno portato allo stop temporaneo e precauzionale di AstraZeneca, spiegando che “la sospensione, avvenuta il 15 marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi ulteriori Paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le Agenzie regolatorie e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell’esecutivo”.

“Il prestigioso Paul Ehrlich Institut – riferisce Speranza – ha segnalato in Germania sette casi di trombosi che si sono verificati tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani, tra i 20 e i 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale dei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento. Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca”.

“Nelle stesse ore in molti altri Paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi di AstraZeneca, penso ad esempio alla Danimarca, all’Irlanda, alla Norvegia, o solo di alcuni lotti: il primo Paese europeo è stato l’Austria il 9 marzo.

In Italia – prosegue – prima la Procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima il lotto Abv2856 e poi il lotto Abv5811.

Alla luce di queste considerazioni e della concatenazione di eventi i principali Paesi europei, in accordo tra loro – rimarca il ministro – hanno valutato in via del tutto cautelare e precauzionale di sospendere la somministrazione di AstraZeneca e di chiedere all’Ema un chiarimento su tutti gli ultimi dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo”.

JOHNSON & JOHNSON

“Abbiamo, com’è noto, ormai quattro vaccini” contro Covid-19 “che sono stati approvati dalle agenzie regolatorie: tre sono già disponibili, su Johnson & Johnson l’aspettativa è che già dopo la dopo la metà di aprile possano arrivare in Europa le prime dosi.

E questo ci mette in una condizione oggettivamente diversa”, ha evidenziato Speranza. “Siamo in situazione non semplice, da gestire con la massima serietà, con la massima attenzione e con rigore – ricorda –

Ma dall’altra parte abbiamo una ragionata fiducia perché gli strumenti che abbiamo a disposizione ci mettono nelle condizioni di poter lavorare per un’accelerazione di questa campagna di vaccinazione e puntare a una soluzione che possa essere strutturale” della crisi Covid-19. Fonte (adnkrons)